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Il successo del brand e delle piattaforme aeree autocarrate e cingolate Multitel Pagliero, raccontato attraverso la più autorevole stampa specializzata europea.

Il successo del brand e delle piattaforme aeree autocarrate e cingolate Multitel Pagliero, raccontato attraverso la più autorevole stampa specializzata europea.

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Dalla progettazione alla realizzazione: il ruolo chiave dell’ufficio tecnico di Multitel Pagliero

Come è organizzato e come lavora l’’Ufficio tecnico di Multitel Pagliero. Ne parliamo con Roberto Bramardo che ne è il responsabile.

Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino, entra in azienda nel 1999 come progettista dell’impiantistica elettrica, elettronica e oleodinamica delle macchine. Successivamente gli viene affidata la responsabilità dell’ufficio tecnico impianti e dal 2016 quella di tutto l’Ufficio tecnico.

Quante persone compongono il gruppo di lavoro e con quali compiti?

L’Ufficio tecnico è composto di circa 25 persone divise in due uffici: meccanico e impianti.
L’ufficio meccanico si occupa della progettazione e del disegno di tutte le parti meccaniche della piattaforma, dal contro telaio alla cesta, e dei particolari in acciaio e alluminio. Viene poi fornito supporto ai vari reparti che producono i componenti. Inoltre ci occupiamo della preparazione dei cataloghi delle parti di ricambio, lo studio di fattibilità per installare la piattaforma su autocarri diversi da quelli già utilizzati e l’assistenza tecnica alle riparazioni.

L’ufficio impianti si occupa della progettazione dell’impianto elettrico e oleodinamico, nonché dell’interfaccia con il veicolo. Realizza i software applicativi per le schede elettroniche che gestiscono tutte le funzioni, gli schemi necessari completi di distinta materiale e dà supporto per la costruzione – tutta interna – dei quadri elettrici. Attualmente il personale dell’Ufficio tecnico è equamente distribuito, ma l’obiettivo è incrementare il settore meccanico con un paio di tecnici.

In 25 anni come è cambiato l’Ufficio tecnico Multitel Pagliero: numero, qualità, professionalità, competenze.

Il numero delle persone è aumentato, ma sono soprattutto cresciute le competenze e la professionalità. Due esempi: la necessità di ridurre la massa delle piattaforme per installare macchine più alte a parità di PTT dell’autocarro, insieme all’aumento della tara degli autocarri, ha portato a utilizzare materiali più prestazionali e alimentato la ricerca di soluzioni tecniche per alleggerire i vari componenti. Il secondo esempio riguarda l’ideazione e lo sviluppo completamente interno di tutti i software che gestiscono la piattaforma, che è un’ulteriore testimonianza di questa crescita.

Quali sono le responsabilità di chi dirige l’Ufficio tecnico di Multitel Pagliero?

Le principali sono lo studio di prodotti innovativi che soddisfino le richieste dei clienti e la loro realizzazione nei tempi previsti.

In una realtà complessa come Multitel Pagliero con quali altre funzioni ci si confronta quotidianamente?

Il riferimento principale resta la proprietà che è molto presente per quanto riguarda i nuovi

modelli di macchine da progettare e le tempistiche necessarie. Mi interfaccio ovviamente

con tutti gli enti, in particolare con gli uffici commerciali e marketing, la produzione e

l’ufficio acquisti. Una comunicazione importante è anche quella con il servizio

assistenza, per identificare eventuali problemi, e con il servizio qualità per le azioni da

mettere in campo.

La nascita di un nuovo modello di piattaforma autocarrata o cingolata è un’esigenza che viene posta dalla proprietà in collaborazione con il commerciale? Se sì, cosa succede dopo, qual è l’iter all’interno dell’UT, che porta alla realizzazione definitiva del prodotto.

Normalmente la proprietà e la direzione commerciale, in base alle aspettative dei diversi mercati, evidenziano le richieste di nuovi modelli, che vengono poi discussi con me e i progettisti per valutarne la fattibilità e definirne le specifiche principali. L’iter prevede uno studio di fattibilità sulle peculiarità principali, al quale segue la progettazione vera e propria con la definizione delle caratteristiche definitive. C’è poi la realizzazione di tutti i disegni e gli schemi per creare il prototipo.

Mediamente dall’idea alla concreta realizzazione e inserimento nel mercato quanto tempo passa? Può fare un esempio con un modello recente?

I tempi sono molto diversi a seconda del modello e delle caratteristiche della nuova macchina, in particolare di quante innovazioni sono da implementare. Le macchine piccole hanno tempi ovviamente molto più brevi che una macchina di grande altezza; per fare un esempio, la MXE 170 su Piaggio Porter ha richiesto circa 6 mesi dall’idea al prototipo finito. Indubbiamente vi sono modelli “semplici” e altri più complessi, ma questo non dipende solo dall’altezza, ma dalle soluzioni tecniche che adottano. È il caso della piattaforma telescopica MTE 270 sulla quale è stata applicata un’innovativa soluzione di sfilo con funi, per aumentare le prestazioni di altezza e sbraccio, rispettando i vincoli di peso.

Quando dalla “carta” si passa alla realizzazione del primo modello, il dialogo si fa sempre più stretto con il responsabile di produzione. È un dialogo che può presentare qualche “spigolo da smussare”?

Devo dire che quando si tratta dei prototipi, la disponibilità del responsabile di produzione (Mauro Rinaudo n.d.r.) è sempre massima, tenendo soprattutto conto che capita di dover modificare o rifare alcuni componenti per modifiche dell’ultimo momento.

Una volta realizzata e lanciata sul mercato la macchina, l’Ufficio Tecnico ne segue la “storia” per ulteriori interventi migliorativi?

Ogni piattaforma è sempre in carico all’Ufficio tecnico per tutti gli aggiornamenti necessari,

sia per quanto riguarda l’adattamento ai nuovi modelli di autocarri, sia per le migliorie che

nel tempo vengono implementate, in seguito all’introduzione di nuovi componenti o

materiali e per rispondere ai nuovi requisiti normativi.

In questi 25 anni qual è stato l’impatto dell’informatica nella progettazione e quanto ha semplificato il vostro lavoro?

L’impatto, al pari di qualunque realtà industriale, è stato notevole, ma più che semplificato direi che ha modificato il modo di lavorare in progettazione. Tenendo anche conto che il numero di macchine prodotte ogni anno è aumentato notevolmente e il modo di produrre i componenti si è automatizzato in modo significativo, la progettazione è sempre più dettagliata e precisa per evitare qualunque tipo di errore in produzione.

Quale ritiene sarà invece l’impatto dell’Intelligenza Artificiale? Diminuirà il “peso e valore” del lavoro umano. Saranno più importanti gli informatici rispetto gli ingegneri?

Rispondo insieme alle due domande: al momento non è ancora stato valutato l’impatto dell’IA nel nostro settore. Da ingegnere poi non posso che rispondere che il nostro ruolo sarà sempre fondamentale; sarà da capire se prima – per istruire l’IA – oppure dopo per continuare a fare il nostro lavoro.

Secondo lei in cosa potranno essere migliorate le piattaforme autocarrate?

La piattaforma autocarrata oggi è in Europa un prodotto maturo, realizzato da Multitel Pagliero  in modo industriale e non più artigianale. Gli elevati standard di qualità, affidabilità e sicurezza, consentono di raggiungere una vasta platea di utilizzatori in tutti i settori. Un miglioramento possibile sarà l’adozione di sistemi di aiuto all’utilizzo, attualmente riservati ai modelli di punta, a piattaforme anche di fascia più bassa, così come sta avvenendo nel settore delle automobili.

Com’ è il dialogo con università e istituti tecnici per inserire nuovi tecnici in azienda?

Abbiamo con gli istituti tecnici della zona rafforzato una collaborazione già presente in passato, partita con l’accoglienza di studenti per degli stage in azienda. In particolare da quest’anno abbiamo partecipato ad alcuni eventi organizzati dagli istituti per presentare agli studenti la nostra offerta professionale, soprattutto per gli allievi dell’ultimo anno.

Responsabile Ufficio tecnico

Per prestazioni, qualità e sicurezza le piattaforme autocarrate Multitel Pagliero sono oggi riconosciute come macchine di riferimento nel settore. Un risultato che viene da lontano – lo dice la storia dell’azienda – frutto dell’impegno di tutti gli enti dell’azienda; dalla produzione all’assistenza tecnica, dal servizio ricambi al marketing. L’Ufficio tecnico contribuisce al successo di Multitel Pagliero con un grande lavoro di ricerca, il cui obiettivo è creare macchine tanto performanti quanto di semplice utilizzo. Fondamentale, poi, la sicurezza, che oltre al rispetto delle norme e della direttiva macchine, significa implementare soluzioni in grado di ridurre gli errori da parte degli operatori. Last but not least: una macchina deve essere

affidabile, facile da riparare e durare nel tempo.

Dalla progettazione alla realizzazione: il ruolo chiave dell’ufficio tecnico di Multitel Pagliero

Come è organizzato e come lavora l’’Ufficio tecnico di Multitel Pagliero. Ne parliamo con Roberto Bramardo che ne è il responsabile.

Laureato in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino, entra in azienda nel 1999 come progettista dell’impiantistica elettrica, elettronica e oleodinamica delle macchine. Successivamente gli viene affidata la responsabilità dell’ufficio tecnico impianti e dal 2016 quella di tutto l’Ufficio tecnico.

Quante persone compongono il gruppo di lavoro e con quali compiti?

L’Ufficio tecnico è composto di circa 25 persone divise in due uffici: meccanico e impianti.
L’ufficio meccanico si occupa della progettazione e del disegno di tutte le parti meccaniche della piattaforma, dal contro telaio alla cesta, e dei particolari in acciaio e alluminio. Viene poi fornito supporto ai vari reparti che producono i componenti. Inoltre ci occupiamo della preparazione dei cataloghi delle parti di ricambio, lo studio di fattibilità per installare la piattaforma su autocarri diversi da quelli già utilizzati e l’assistenza tecnica alle riparazioni.

L’ufficio impianti si occupa della progettazione dell’impianto elettrico e oleodinamico, nonché dell’interfaccia con il veicolo. Realizza i software applicativi per le schede elettroniche che gestiscono tutte le funzioni, gli schemi necessari completi di distinta materiale e dà supporto per la costruzione – tutta interna – dei quadri elettrici. Attualmente il personale dell’Ufficio tecnico è equamente distribuito, ma l’obiettivo è incrementare il settore meccanico con un paio di tecnici.

In 25 anni come è cambiato l’Ufficio tecnico Multitel Pagliero: numero, qualità, professionalità, competenze.

Il numero delle persone è aumentato, ma sono soprattutto cresciute le competenze e la professionalità. Due esempi: la necessità di ridurre la massa delle piattaforme per installare macchine più alte a parità di PTT dell’autocarro, insieme all’aumento della tara degli autocarri, ha portato a utilizzare materiali più prestazionali e alimentato la ricerca di soluzioni tecniche per alleggerire i vari componenti. Il secondo esempio riguarda l’ideazione e lo sviluppo completamente interno di tutti i software che gestiscono la piattaforma, che è un’ulteriore testimonianza di questa crescita.

Quali sono le responsabilità di chi dirige l’Ufficio tecnico di Multitel Pagliero?

Le principali sono lo studio di prodotti innovativi che soddisfino le richieste dei clienti e la loro realizzazione nei tempi previsti.

In una realtà complessa come Multitel Pagliero con quali altre funzioni ci si confronta quotidianamente?

Il riferimento principale resta la proprietà che è molto presente per quanto riguarda i nuovi

modelli di macchine da progettare e le tempistiche necessarie. Mi interfaccio ovviamente

con tutti gli enti, in particolare con gli uffici commerciali e marketing, la produzione e

l’ufficio acquisti. Una comunicazione importante è anche quella con il servizio

assistenza, per identificare eventuali problemi, e con il servizio qualità per le azioni da

mettere in campo.

La nascita di un nuovo modello di piattaforma autocarrata o cingolata è un’esigenza che viene posta dalla proprietà in collaborazione con il commerciale? Se sì, cosa succede dopo, qual è l’iter all’interno dell’UT, che porta alla realizzazione definitiva del prodotto.

Normalmente la proprietà e la direzione commerciale, in base alle aspettative dei diversi mercati, evidenziano le richieste di nuovi modelli, che vengono poi discussi con me e i progettisti per valutarne la fattibilità e definirne le specifiche principali. L’iter prevede uno studio di fattibilità sulle peculiarità principali, al quale segue la progettazione vera e propria con la definizione delle caratteristiche definitive. C’è poi la realizzazione di tutti i disegni e gli schemi per creare il prototipo.

Mediamente dall’idea alla concreta realizzazione e inserimento nel mercato quanto tempo passa? Può fare un esempio con un modello recente?

I tempi sono molto diversi a seconda del modello e delle caratteristiche della nuova macchina, in particolare di quante innovazioni sono da implementare. Le macchine piccole hanno tempi ovviamente molto più brevi che una macchina di grande altezza; per fare un esempio, la MXE 170 su Piaggio Porter ha richiesto circa 6 mesi dall’idea al prototipo finito. Indubbiamente vi sono modelli “semplici” e altri più complessi, ma questo non dipende solo dall’altezza, ma dalle soluzioni tecniche che adottano. È il caso della piattaforma telescopica MTE 270 sulla quale è stata applicata un’innovativa soluzione di sfilo con funi, per aumentare le prestazioni di altezza e sbraccio, rispettando i vincoli di peso.

Quando dalla “carta” si passa alla realizzazione del primo modello, il dialogo si fa sempre più stretto con il responsabile di produzione. È un dialogo che può presentare qualche “spigolo da smussare”?

Devo dire che quando si tratta dei prototipi, la disponibilità del responsabile di produzione (Mauro Rinaudo n.d.r.) è sempre massima, tenendo soprattutto conto che capita di dover modificare o rifare alcuni componenti per modifiche dell’ultimo momento.

Una volta realizzata e lanciata sul mercato la macchina, l’Ufficio Tecnico ne segue la “storia” per ulteriori interventi migliorativi?

Ogni piattaforma è sempre in carico all’Ufficio tecnico per tutti gli aggiornamenti necessari,

sia per quanto riguarda l’adattamento ai nuovi modelli di autocarri, sia per le migliorie che

nel tempo vengono implementate, in seguito all’introduzione di nuovi componenti o

materiali e per rispondere ai nuovi requisiti normativi.

In questi 25 anni qual è stato l’impatto dell’informatica nella progettazione e quanto ha semplificato il vostro lavoro?

L’impatto, al pari di qualunque realtà industriale, è stato notevole, ma più che semplificato direi che ha modificato il modo di lavorare in progettazione. Tenendo anche conto che il numero di macchine prodotte ogni anno è aumentato notevolmente e il modo di produrre i componenti si è automatizzato in modo significativo, la progettazione è sempre più dettagliata e precisa per evitare qualunque tipo di errore in produzione.

Quale ritiene sarà invece l’impatto dell’Intelligenza Artificiale? Diminuirà il “peso e valore” del lavoro umano. Saranno più importanti gli informatici rispetto gli ingegneri?

Rispondo insieme alle due domande: al momento non è ancora stato valutato l’impatto dell’IA nel nostro settore. Da ingegnere poi non posso che rispondere che il nostro ruolo sarà sempre fondamentale; sarà da capire se prima – per istruire l’IA – oppure dopo per continuare a fare il nostro lavoro.

Secondo lei in cosa potranno essere migliorate le piattaforme autocarrate?

La piattaforma autocarrata oggi è in Europa un prodotto maturo, realizzato da Multitel Pagliero  in modo industriale e non più artigianale. Gli elevati standard di qualità, affidabilità e sicurezza, consentono di raggiungere una vasta platea di utilizzatori in tutti i settori. Un miglioramento possibile sarà l’adozione di sistemi di aiuto all’utilizzo, attualmente riservati ai modelli di punta, a piattaforme anche di fascia più bassa, così come sta avvenendo nel settore delle automobili.

Com’ è il dialogo con università e istituti tecnici per inserire nuovi tecnici in azienda?

Abbiamo con gli istituti tecnici della zona rafforzato una collaborazione già presente in passato, partita con l’accoglienza di studenti per degli stage in azienda. In particolare da quest’anno abbiamo partecipato ad alcuni eventi organizzati dagli istituti per presentare agli studenti la nostra offerta professionale, soprattutto per gli allievi dell’ultimo anno.

Responsabile Ufficio tecnico

Per prestazioni, qualità e sicurezza le piattaforme autocarrate Multitel Pagliero sono oggi riconosciute come macchine di riferimento nel settore. Un risultato che viene da lontano – lo dice la storia dell’azienda – frutto dell’impegno di tutti gli enti dell’azienda; dalla produzione all’assistenza tecnica, dal servizio ricambi al marketing. L’Ufficio tecnico contribuisce al successo di Multitel Pagliero con un grande lavoro di ricerca, il cui obiettivo è creare macchine tanto performanti quanto di semplice utilizzo. Fondamentale, poi, la sicurezza, che oltre al rispetto delle norme e della direttiva macchine, significa implementare soluzioni in grado di ridurre gli errori da parte degli operatori. Last but not least: una macchina deve essere

affidabile, facile da riparare e durare nel tempo.

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